Elogio dell’imperfezione

Affrettati lentamente per recuperare il respiro, per non inciampare nei tuoi passi.
Festina lente, il nome della nostra società, è per noi più di un’indicazione programmatica, coincide con il manifesto stesso di marterossoviaggi.it.
Ci riconosciamo in un’idea di soft economy “dolce e immateriale, basata sulla conoscenza, sulla valorizzazione dell’identità delle comunità e dei territori e sul rispetto dell’ambiente” (Treccani), perché vogliamo atterrare con un’impronta leggera, sostenibile.
Partiamo perché non sappiamo cosa troviamo e lo facciamo dalla Calabria, per valorizzarne il patrimonio culturale e naturalistico, le tradizioni e i paesaggi, e ci mettiamo anche i sentimenti, i nostri, perché è l’unico modo che conosciamo per restituire qualcosa di sincero. Una terra di margini che si travalicano, la Calabria, che ha dentro la frantumaglia, “il deposito del tempo senza l’ordine di una storia, di un racconto” (Elena Ferrante, La frantumaglia, 2016).

Siamo partenze senza arrivi, in battere e levare, accenti forti e deboli, tinte nitide e fosche con una Natura che esplode per conto suo, asperrima e dolcissima.
Vogliamo meravigliarci. Andare a riprendere quei gomitoli dell’esistenza lasciati al fondo di uno scaffale per sbrogliarli insieme, per vedere se sono ancora possibili, per ognuno di noi, scampoli di felicità. La vertiginosa bellezza della macchina scenica della Varia di Palmi, patrimonio Unesco dal 4 dicembre 2013, inserita nella Rete delle Grandi macchine a spalla italiane; la lettura della luce nelle fotografie di Saverio Marra custodite presso l’Abbazia florense di San Giovanni in Fiore; le tartarughe Caretta Caretta che, da tutta l’area mediterranea, vengono a nidificare nell’ordine di più del 50% sulle coste ioniche della Calabria; il monumento naturale del Platano di Curinga, in provincia di Catanzaro, il più largo e vecchio d’Italia; la tarantella ‘ntruzzaculo che i fedeli ballano scalzi sul sagrato del Santuario della Madonna del Pettoruto a San Sosti o su altri piazzali religiosi della regione in una osmosi tra sacro e profano.
Questi sono solo alcuni dei vi(r)aggi che proporremo per conoscere questa terra. E molto altro lo sapremo quando lo troveremo.
Adesso, intanto, incominciamo.